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leggende sulla sua gente e sul paese. Fu infatti idea del parroco di allora, Padre Paolo, oltre trent’anni fa, quella di creare per il paese delle piccole
natività, ogni anno con un tema diverso che sarebbe stato spunto di riflessione e preghiera.
Da allora quelle che erano poche natività, sono arrivate a superare la cinquantina, in una tradizione che si ripete ogni anno, dall'8 dicembre all'ultimo fine settimana di gennaio:Trilloni, Chiusoli, La Ghiffia, Case di Sotto, La Vergine, l’Olmo, Montini, Il Poggio, Pratallame, Il Masseto, Il Monte, sono alcune delle borgate dove vengono realizzati i presepi, che sono segnati in una mappa che rappresenta una sorta d’invito alla “caccia al tesoro”, dove, il tesoro, oltre al presepe stesso, è un vicolo, una porticina in legno o una piccola finestra incorniciata in un edificio vetusto, una vecchia cannicciaia, una stalla o uno scorcio sul bel panorama che si gode dalla frazione montana.
Lo spirito con cui si deve andare alla ricerca dei presepi, è infatti questo: scoprire ogni angolo di un paese che è, visto nel suo insieme, un presepe naturale, arroccato sul poggio che la Chiesa di Santa Maria Assunta troneggia, pittoresco nell’aver conservato la gran parte degli edifici originali e le tracce di un passato fatto di agricoltura e allevamento di sussistenza e mestieri del bosco. E’ così che accanto ad un’abitazione è facile trovare una stalla o un essiccatoio ancora in uso, una cantina o un annesso agricolo tramandati così com’erano dal secolo scorso.
Gli stili. Dal presepe meccanizzato “multisensoriale” (con acqua, luci, movimenti, musica, suoni e odori) a quello più piccolo inserito in una finestrina del 1607, ai meccanizzati con luci e movimento di personaggi. Poi ci sono i tradizionali, gli artigianali, i minimali, quelli creati con materiale di recupero e quello “sostenibile” con illuminazione ad energia solare realizzato in un vecchio carretto.
A chiudere il giro, che parte da Trilloni (frazione lungo la strada che collega Migliana a Schignano) e arriva fino al Masseto in un giro a portata di tutti, senza grandi dislivelli, c’è il presepe della Chiesa Vecchia, un suggestivo edificio che affianca la nuova chiesa e prima chiesa parrocchiale del paese, la cui presenza è documentata in atti del 1189.
La spiritualità del paese, famoso per il Sentiero dei Tabernacoli - un sentiero fra castagneti e boschi sul crinale che si affaccia sulla Riserva Naturale Acquerino Cantagallo, costellato da tabernacoli di ogni epoca, realizzati come ex voti – si esprime, oltre che con la Via dei Presepi e la Marcia della pace del 1° gennaio, in preghiera - con il Giro dei Tabernacoli (in primavera, sempre in preghiera e con Messa finale) e con la processione del 16 agosto, per il patrono San Rocco.
La Via dei Presepi di Migliana è inserita dal 2019 nella rete nazionale “Terre di Presepi”.
Per visitare i presepi è a disposizione una mappa realizzata dalle famiglie del posto, reperibile nelle attività commerciali del paese e anche online (di solito il link è sulla pagina Facebook della pro loco, ogni anno la mappa e il link cambiano).
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