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    Associazione Sviluppo Turistico Valbisenzio

    Si propone, come scopo, la promozione sotto ogni forma dello sviluppo culturale, turistico, sociale, naturalistico e sportivo dilettantistico del territorio della Val Bisenzio.

    Se hai qualcosa da chiedere, sulla Val di Bisenzio, come itinerari, curiosità o cose da fare o da vedere, non esitare a contattarci, cercheremo di darti i nostri suggerimenti!


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    Ringraziamenti

    Un ringraziamento speciale a chi ha collaborato per foto, testi e suggerimenti:

    • Alberto Badolati
    • Brunero Lucarini
    • Roberto Fontani
    • Fiorenzo Fallanti
    • Nello Santini
    • Luca Cecconi
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    • Francesca Ciuti
    • Riccardo Pagani
    • Francesco Bacci

  • San Quirico

    S. Quirico, capoluogo del comune di Vernio, si estende sulla sponda sinistra del Fiumenta, luongo la direttrice della via che porta a Bologna, la Sr 325, in continuità con l'abitato di Mercatale.

    E’ stato centro di un sistema di comunicazioni primarie per la Valbisenzio, il feudo di Vernio e Montepiano.

    Verso la metà del 1600 i conti Bardi avevano trasferito la loro dimora nel palazzo conosciuto come il “Casone”, oggi sede dell’Amministrazione Comunale. Fu fatto edificare dal conte Ridolfo dei Bardi (1618-1702). Adiacenti al palazzo si trovano la Galleria, quale edificio di collegamento tra il Casone e l’oratorio di S.Niccolò di Bari (inizio costruzione 1702). Il progetto e la direzione dei lavori furono dell’ingegnere B. Bettini. All’Interno dell’oratorio, sopra la porta d’ingresso, è situato un bellissimo organo del 1700, recentemente restaurato. Ai piani superiori del Casone si può visitare l’archivio dell’opera pia S. Niccolò e documenti storici dei Bardi.

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    Da visitare sicuramente la chiesa dei santi Leonardo e Quirico , edificata intorno alla metà del 1200, con navata unica coperta a capriate lignee. Caratteristico il Borgo, un bel tratto di strada lastricata in pietra che si conclude con un’edicola che contiene un’immagine in maiolica della Madonna delle Grazie.

    Sul colle di Celle sorgeva un castello baronale di cui restano tracce anche oggi.

    Nella zona de La Bandiera si combatté la battaglia tra le milizie del conte Piero e quella degli Alberti di Montecarelli (metà del 1300).

    L’agricoltura era povera ma esistevano grandi fattorie (una fra queste Le Soda che comprendeva undici poderi fino all’area di Mangona).

    Numerose le leggende maturate nel tempo come quella del Diavolo di Rimondeto (un vassallo dei Conti Bardi, noto assassino, che tornò a Vernio per sfidare il conte Rainaldo colpevole di aver usato violenza su una giovane popolana.

    All’inizio del 1900, nella zona di Serilli nacquero le cosiddette case Pan di Zucchero, nel periodo di realizzazione della grande galleria per la direttissima Firenze Bologna. Il cantiere occupò circa 92.000 metri quadri di superficie, cambiando il volto di Vernio.


    Cosa fare

    • Vistare la Mostra Permanente della Linea Gotica, piccolo museo dedicato ai ritrovamenti bellici della Linea Gotica. Si trova a S. Quirico in piazza del Comune. Oltre ad interessanti reperti militari spicca la ricostruzione della storia del B25 abbattuto in zona nel 1944 con la ricostruzione dell’unico sopravvissuto. Interessante anche la visita al Parco Memoriale della Linea Gotica dove nel ’44 (dal 9 al 24/9) si affrontarono i tedeschi del 754 Reggimento della 334° divisione di Fanteria e gli Americani del 133° della 34° divisione Red Bull per la conquista del Poggio della Torricella, area dove sono sempre visitabili alcune delle difese del caposaldo tedesco.

    • Partecipare alla Festa della Pulendina. Le origini di questa festa, che si tiene a S. Quirico ogni anno la prima domenica di Quaresima, si fanno risalire al 16° secolo. Vernio fu saccheggiata da un esercito proveniente dal nord e il Conte Bardi, feudatario del territorio di Vernio, per alleviare la fame dei suoi sudditi fece distribuire polenta dolce di castagne, aringhe e baccalà, nel giorno delle Ceneri. Per garantire la tradizione la Società della Miseria, in quel giorno, distribuisce a tutti, gratuitamente, la polenta dolce. La mattina, dopo un corteggio storico con centinaia di figuranti, sulle scale dell’Oratorio viene letta la pergamena celebrativa, poi le prime fette vengono distribuite alle Autorità presenti. La festa continua per tutta la giornata con la distribuzione, non solo di polenta ma anche di acciughe, frittelle, pane e vino. Il tutto rallegrato da sbandieratori e gruppi folcloristici.

    • Prendere parte ad una delle iniziative di Dolce Vernio, che si svolge oramai da 18 anni, manifestazione dedicata al miele. Oltre al contest dei mieli, Dolce Vernio propone mercatini, convegni apistici a cura dell’Arpat, mostre fotografiche e di pittura, laboratori per bambini, spettacoli, visite alle aziende apistiche, passeggiate e cena finale con prodotti locali a base di miele.

    • Assaggiare i famosi tortelli di patate nella tipica ricetta verniotta o in versioni gourmet nei vari locali fra Mercatale e San Quirico
    • Camminare nei bellissimi dintorni, utilizzando i sentieri Cai della zona e le viuzze che portano verso meravigliosi panorami e ad incrociare la Via della lana e della Seta


    Approfondimenti: Oratorio di San Niccolò

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    Utilità

    Via della lana e della seta

    • Tappa 2Sasso Marconi / Grizzana Morandi
    • Tappa 3Grizzana / Castiglione dei Pepoli
    • Tappa 4Castiglione dei Pepoli / Vernio

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